domenica 31 ottobre 2010


Il Buddha paragonò la gente a quattro tipi di vasi di coccio. Il primo tipo ha dei buchi sul fondo. Per quanta acqua ci si metta, viene sempre fuori. Quando una persona del genere viene a conoscenza del Dhamma, gli entra da un orecchio ed esce dall'altro …


Il secondo tipo di vaso è crepato. Se ci si versa dentro il Dhamma, ne vien fuori lentamente, finché non si svuota del tutto. Il terzo tipo è pieno fino all'orlo d'acqua stagnante: convinzioni e opinioni. Non vi si può versare nulla di nuovo dentro, perché sanno già tutto. L'unico recipiente utile è quello del quarto tipo, senza buchi né crepe e completamente vuoto.

(Ayya Khema, "Sii un'isola")

giovedì 2 settembre 2010

Il Gen. Dalla Chiesa a "La storia siamo noi"


Guardo la trasmissione (interessantissima) di Minoli sul Gen. Dalla Chiesa;

Sull'ignavia di Andreotti, De Mita, Rognoni che da ministro degli interni prima appoggia e poi isola Dalla Chiesa perchè magari ingradito allo stesso Andreotti.
Della frase di Andreotti (badate, non lo cito come "onorevole", perchè non ha nulla di onorevole) in cui cerca di far riferimento alla presenza di suoi "grandi elettori", chiedendogli un occhio di riguardo.

Dallo sdegno quando il suo nome comparve sull'elenco degli appartenenti alla P2 di Licio Gelli, e lui stesso appunta tra le pagine del suo diario di non averne mai fatto parte.

Dell'intervista a Bocca in cui lui stesso ipotizzava la sua morte perchè lo stato lo aveva isolato.

Del funerale con cui i "palermitani mafiosi" abbiano mostrato l'odio verso lo stato, con lancio di monetine verso le autorità e la bara... ed una vecchina dignitosissima palernitana che si insinua tra la folla per scusarsi con i figli di Dalla Chiesa dicendogli "non siamo stati noi" (la palermo sana, quella vecchina che tanto sembra voler rappresentare lo spirito di una città disgustata dagli "uomini d'onore", così come si vogliono definire i mafiosi).

Andreotti e mafia, scrivo su per giù la citazione finale... "si può considerare sia la coesistenza di specifici interessi all'interno delle istituzioni, ostacolate dalla determinazione del generale".

E questa è l'italia (con la lettera piccola).

martedì 31 agosto 2010

Lettura mattutina...

Così, giusto per mettere in funzione i miei pochi neuroni stanchi... mi decido a dare una lettura ad alcuni articoli del sole24 ore.

Ormai stanco di informazioni guidate dalla politica e dagli interessi di questo o quello schieramento, mi dirigo fiducioso verso l'informazione economica perchè guidata da l'unico interesse che sovrasta tutti gli altri interessi: Il capitale!

A rigor di logica dovrebbe essere l'interesse che sovrasta tutti poichè come diceva la Thatcher, "le bandiere seguono i capitali"

-interessante articolo sulle prospettive di ricrescita post crisi sullo scacchiere internazionale e di come i paesi tartaruga, precedentemente alla crisi, siano ora diventati paesi gazzelle ed il viceversa.
http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2010-08-26/gazzelle-tartarughe-133406.shtml?uuid=AYCLIsJC

-le magagne del governo cinese e le sue scappatoie in ambito economico, e le mani legate occidentali che nulla possono.
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2010-08-21/manipola-moneta-cina-irrefrenabile-080212.shtml?uuid=AYtxHcIC

-e questo è un bel paragone tra le due realtà internazionali in crescita, vicine e lontane.
http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2010-08-16/germania-cina-171723.shtml?uuid=AY08BEHC

p.s.:
per chi come me fosse a digiuno di terminologia economica, si suggerisce:
spread
obbligazione

lunedì 7 giugno 2010

Ho comprato una "lettera 32"


La stessa macchina di mio nonno... prima regalata a mia madre, ora me la sono auto regalata...
fa bella presenza sulla mia scrivania di fianco al mio pc portatile...

Mi ricorda un sacco di cose;
me piccino allontanato da mio nonno dalla sua, per paura che la rompessi...
me piccino che ascoltavo mio zio Biagio, ancora universitario, battersi a macchina qualche relazione per scopi scolastici...
me infante immaginare mia madre battersi a macchina qualche lavoro per i suoi studi

contemporaneamente ne ho procurata una anche per un amico, la sua copertura era sbucciata e ho sostituito quella sbucciata sulla sua macchina con la mia ancora intatta, così da mitigare il difetto sulla sua...
L'ho fatto con piacere, anche se ora la mia macchina risulta un pò bruttina a vedersi, però, in tutta onestà, mi fa riflettere sul valore di una vera amicizia... e su quanto le vere amicizie siano importanti e preziose allo stesso tempo...

Un oggetto meccanico, quanti significati può racchiudere... sicuramente mi diletterò a scrivere quanto più posso...

sabato 1 maggio 2010

Boot Ubuntu 9.10 without monitor...

Ricordate lo spot dell'amaro montenegro?
"... è stata dura, ma alla fine ce l'abbiamo fatta..."

Ubuntu, croce e delizia;
il sistema operativo cerca allo start il suo bel monitor, e se non lo trova facendo il suo buon chek, ne inibisce lo start rimandando avvisando l'utente dell'assenza con un messaggio di start ad una bassa risoluzione! damn!

1- Ed io che volevo usarlo come serverino gestendolo con Vnc (non sono propriamente una cima con la riga di comando!)
2- Ed io che stavo come un ciuco con il portatile ad aspettare di pingare il serverino che nulla faceva!
3- Ed io che imprecavo!
Questa è la scena a cui poteva assistere un ignaro osservatore che si trovava a passar di lì...

Di qui, si deduce come la versione desktop di ubuntu non sia in grado bootare senza monitor come la versione server... (su tutti i forum, dove molti chiedevano un'assistenza simile, i soliti geek rispondevano "ma allora usa la versione server" ...che simpatia!)

In un primo momento ho trovato una soluzione hardware dove si costruiva un "finto monitor"alla presa vga della scheda video con l'utilizzo di resistenze:

Connect 75 Ohm resistors between the following three pairs of pins:
1 and 6
2 and 7
3 and 8

Connect 600 Ohm resistors between the following two pairs of pins:
10 and 13
10 and 14

- link1
- link2
Ma mi tediava enormemente andare al ferramenta, prendermi le resistenze e giù di saldatura;

Poi, cercando e ricercando una soluzione "software"... niente... che tristezza;
Cosa strana, anche i forum americani od inglesi, (a cui faccio quasi sempre riferimento, perchè si deduce che le comunità informatiche che ci siano dietro abbiano un bacino più vasto di utenti) non avevano la soluzione... soluzione invece ritrovata seguendo un consiglio sul forum ufficiale di ubuntu-ita... EVVAI, mi son detto... un po di sano patriottismo!
-link 3

Ubuntu ha una cartella dove vengono configurate le impostazioni video, o così mi par di capire, che si trova in /etc/X11, facendo riferimento a i file xorg.conf

e allora... giù di terminale in mirabolanti modifiche al rischio di compromettere il s.o. (che triste allegria, ma chi non risica non rosica!)
sudo gedit /etc/X11/xorg.conf (creandolo, ove non esistente)
e vai di modifica con uno spartanissimo copia/incolla:

Section "Device"
Identifier "Configured Video Device"
Driver "vesa"
Option "IgnoreEDID" "true"
Option "NoDCC" "true"
EndSection

Section "Monitor"
Identifier "Generic Monitor"
Option "DPMS"
Modeline "1024x768@75" 85.52 1024 1056 1376 1048 768 782 792 807
HorizSync 30.0 - 81.0
VertRefresh 54.0 - 75.0
EndSection

Section "Screen"
Identifier "Default Screen"
Device "Configured Video Device"
Monitor "Generic Monitor"
DefaultDepth 24
SubSection "Display"
Depth 24
Modes "1024x768@75"
EndSubSection
EndSubSection
Modificando anche il xorg.conf.failsafe con:
sudo gedit /etc/X11/xorg.conf.
ricopiando e rincollando il testo sovrastante

e alla fine... un bel cicchetto di amaro montenegro... (bleah...che schifo!)

sabato 24 aprile 2010

Filosofia... cibo per l'anima

Leggevo
Ed alcune riflessioni;
dalla repubblica; "Gli affari dello stato devono essere guidadi da un elite di pensatori onesti, tutto sta a trovarli" ... almeno secondo Platone;
... e per rincuorarmi della tristezza che sopraggiunge dall'amarezza dei fatti che ci circondano non mi resta che:
"Ricordate amici, ingiurie invidie e sofferenze sono fondamentali nella vita di una persona; perchè dopo averle sopportate arriva il piacere più grande, che è quello di superarle se si è agito in verità e conoscenza" Dal saggio intelligente ed anticonformista Epicuro

venerdì 23 aprile 2010

prendo appunti sulle notizie del giorno;

- http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Editrice/IlSole24Ore/2010/04/23/Mondo/13_D.shtml?uuid=91a72d2e-4e9b-11df-956b-b3975c4b5c3d&DocRulesView=Libero

di Carlo Marroni
CITTÀ DEL VATICANO
La Chiesa tedesca inizia a perdere pezzi e arrivano le dimissioni di un vescovo importante, le prime da quando è scoppiato lo scandalo su abusi e soprusi di religiosi su minorenni. Dopo giorni di pressioni da parte di politici e della stessa Chiesa, si è dimesso il vescovo di Augusta, Walter Mixa, costretto ad ammettere di aver picchiato alcuni ragazzi: il benestare da parte del Papa a questo punto è solo una formalità. Nelle settimane scorse il vescovo conservatore della città bavarese, 68 anni, è stato al centro di pesanti polemiche per aver maltrattato in passato bambini orfani, ed è anche sotto indagine per appropriazione indebita di fondi destinati a un istituto per l'accoglienza di bambini.
«La decisione di Mixa rappresenta una perdita» ha detto il presidente della Conferenza Episcopale, Robert Zollitsch, che oggi a Berlino guiderà la delegazione dei vescovi nel summit con alcuni ministri del governo Merkel per affrontare lo scandalo della pedofilia. Mixa, un ultraconservatore, in passato era stato criticato dalla stessa Conferenza episcopale per avere paragonato il numero di aborti effettuati negli ultimi decenni allo sterminio degli ebrei da parte del regime nazista. E avevano suscitato critiche anche le sue dichiarazioni dello scorso febbraio, quando aveva sostenuto che la rivoluzione sessuale degli anni 60-70 è complice dei casi di abusi sessuali che da settimane scuotono la Chiesa cattolica e l'intera opinione pubblica.
Intanto ieri il Papa ha accettato le dimissioni di monsignor James Moriarty, vescovo irlandese di Kildare e Leighlin, accusato in un recente rapporto governativo per aver insabbiato denunce relative ad alcuni sacerdoti pedofili: è il terzo vescovo irlandese a dimettersi a causa dello scandalo denunciato da due rapporti governativi del 2009 (Ryan e Murphy) e che ha spinto il Papa a inviare, di recente, una lettera ai cattolici irlandesi.
Ma il problema si allarga: i vescovi cattolici d'Inghilterra e Galles hanno presentato le loro scuse ufficiali per lo scandalo degli abusi sui bambini, affermando che non esistono alibi per quanto è accaduto. Il comunicato della conferenza episcopale inglese e gallese è stato presentato dall'arcivescovo di Westminster Vincent Nichols, che ne ha definito il contenuto «molto sentito» e «privo di ambiguità».
Dal fronte americano parte un'iniziativa che potrebbe avere risvolti molto importanti: dopo aver denunciato la Santa Sede in Oregon e Kentucky, l'avvocato delle vittime del clero pedofilo, Jeff Anderson, avvia un'azione legale a nome di una vittima di padre Lawrence Murphy, accusato di aver abusato di 200 ragazzini di una scuola per sordomuti. Nell'azione legale, presentata in un tribunale di Milwaukee, Papa Benedetto XVI (l'allora cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede) e i cardinali Tarcisio Bertone e Angelo Sodano sono accusati di frode e insabbiamento. Anderson sarebbe in possesso di lettere raccomandate della vittima al Vaticano in cui nel 1995 si chiede aiuto per ridurre padre Murphy allo stato laicale. Anderson afferma che le lettere furono ricevute ma rimasero senza risposta: Murphy è morto nel 1998, ancora prete.
Riporto l'articolo perché privo di qualsiasi riferimento o commento personale riguardo i fatti, scritto in uno stile asciutto e senza fronzoli.
Ultimamente sto rivisitando il mio modo di guardare alla chiesa e, ad oggi, mi sono reso conto di quanto fossi ignorante in materia e quanto giudicavo arrogantemente con la mia "saccenza e superficialità".
Non posso però fare a meno di notare che il divino ed il sacro cozza con il reale e concreto, in maniera evidente questi uomini malati (forse il solo definirli uomini è già un abuso di terminologia), purtroppo preti e vescovi, pedofili hanno rovinato vite altrui abusando del ruolo de dei privilegi loro conferiti da tali carche, e ciò fa riflettere.
Mi sorprendeo sempre molto di quanto l'uomo possa far male al proprio simile e mi sovviene, con una certa simpatia, una riflessione che fa costantemente un mio amico dottore :
"la differenza tra il bene ed il male è che il bene costa e che quindi ha un limite, il male non costa e lo si può fare all'infinito senza batter ciglio".
Bisogna o no, scorgere nel rappresentante umano in terra una manifestazione del divino in esso?
Riusciamo a osservare i vescovi e a riconoscere in loro il rappresentante in carne di S.Pietro (anche lui umano ed afflitto dalla sua stessa dimensione piena di equivoci ed errori)?
Può, la Chiesa, come organo ed emanazione diretta di Cristo, commettere errori? Evidentemente si, perchè storicamente si è anche scusata di come si è rapportata difronte a "Crociate ed eresie", come posso però rapportarmi con la mia anima ad un'istituzione simile?
Le mie non sono provocazioni, o domande indolenti e maliziose; tuttavia mi pongono parecchie riflessioni e contribuiscono al mio senso relativista della visione della vita, sperando sempre che chi ci guarda da lassù abbia almeno il buon gusto di sorridere della limitatezza di noi quaggiù.

- http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/spettacoli/201004articoli/54357girata.asp
Ma il grande direttore conferma il ritorno alla Scala in giugno
ALBERTO MATTIOLI
MILANO
Il verde di Claudio Abbado e Renzo Piano resta al verde. Nel senso che il Comune di Milano ha annunciato lo stop al progetto dell’architetto star per 3.500 alberi da piantare in città, parte del famoso cachet di 90 mila piante chiesto dal direttore star per tornare alla Scala dopo 24 anni. Cosa che, comunque, farà regolarmente in giugno. «L’amministrazione comunale - fa sapere Palazzo Marino - non ritiene di potersi far carico delle spese per la piantumazione di circa 3.500 alberi in dodici luoghi della città, con una spesa prevedibile superiore ai 10 milioni di euro», a meno che non si trovi un «indispensabile sponsor». Che, evidentemente, non c’è.

La storia raccontata dal Corriere è molto complicata e molto milanese. Naturalmente la polemica infuria. I Verdi protestano, l’assessore al Verde del Comune approva, Piano soffre, la Coca-cola s’offre come sponsor, Legambiente attacca il sindaco Letizia Moratti, Assoedilizia la applaude e gli Abbadiani Itineranti, «che seguono Abbado da più di quindici anni in giro per il mondo», fanno sapere che «quello di Claudio non era un ricatto, lo conosciamo bene, era un gesto d’amore per la sua città, e non è stato ricambiato». Del resto, lo stesso Abbado, che ha trasformato la sua proprietà in Sardegna in un fantastico parco, ha sempre detto: «Nel fondo del mio cuore, penso di essere solo un giardiniere». Però per il momento non commenta lo sgarbo della giunta, anche se lo descrivono amareggiato assai.

Fin qui la rissa. La notizia vera, però, è che i concerti di Abbado sono confermati: due «ufficiali», il 4 e 6 giugno, e la prova generale aperta per i giovani del 3. In programma (anche qui dopo molte esitazioni e un cambio clamoroso) c’è la Seconda sinfonia Resurrezione di Mahler con due orchestre (la Filarmonica della Scala e la Mozart) e tre cori (Filarmonica, Radio Svedese e Arnold Schönberg). Di Mahler si festeggia nel 2010 il 150° anniversario della nascita ma, in realtà, il concerto festeggia soprattutto il ritorno di Claudio Magno nella sua città e nel suo teatro, di cui fu direttore musicale dal ’68 all’86 in una stagione politicamente difficile come tutte ma artisticamente esaltante come poche. Abbado non dirige i complessi della Scala alla Scala da 24 anni: inutile dire che gli abbadiani di tutto il mondo sono in fibrillazione e quelli milanesi in orgasmo. Lo ha dimostrato l’assalto a Internet di ieri, quando il teatro ha messo in vendita «on line» i biglietti sopravvissuti alla prevendita riservata agli abbonati (anche qui, non senza polemiche violentissime sugli effervescenti blog di melomani e loggionisti). Bene: ce n’erano 595, sono stati «bruciati» in meno di cinque minuti. Chi non potrà entrare alla Scala potrà rifarsi in piazza Duomo, dove il concerto andrà in diretta su un maxischermo hi-tech steso fra le due torri dell’Arengario. Ma, a questo punto, senza vista sul boschetto di frassini previsto da Piano dietro il monumento a Vittorio Emanuele.
e qui mi rivlgo al Maestro... si rifiuti di suonare!

-http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/emiliaromagna/2010/04/22/visualizza_new.html_1765374570.html
(ANSA) - BOLOGNA, 22 APR - Una serata per 'giovani cervelli' connessi in rete, per festeggiare il 101/o compleanno della donna-simbolo della ricerca scientifica in Italia.

E' 'Rita101', party sul web per fare gli auguri e dire grazie a Rita Levi Montalcini ''per il suo entusiasmo, il suo esempio e la sua passione'', come hanno ricordato all'unanimita' i diversi contributi via webcam. Oltre duecento le microweb tv, micro media locali e web radio universitarie che hanno aderito alle due ore della maratona on-line in diretta da Bologna. Piu' di tremila i partecipanti al gruppo Facebook creato ad hoc. (ANSA).
- http://www.pmi.it/sicurezza/news/6923/p1/sicurezza-it-italia-maglia-nera.html

Sicurezza IT: Italia maglia nera per Phishing

di Alessandro Vinciarelli

venerdì 23 aprile 2010

Anche se il trend migliora, l'Italia rimane tra i paesi più soggetti a minacce informatiche. Attacchi web e botnet ma anche Phishing, che continua a mietere vittime

Il crimine informatico continua a crescere, tanto da diventare un vero e proprio modello di business, che "consente" di guadagnare illegalmente sottraendo informazioni personali, con tanto di prezziario: carte di credito fino a 30 dollari, credenziali bancarie fino a 850 dollari e account email a 20 dollari.

L'ultimo studio Symantec "ISTR - Internet Security Threath Report", evidenzia l'accuratezza e complessità degli attacchi, favoriti dalla scarsa attenzione degli utenti.

L'Italia continua tristemente a scalare posizioni nella classifica dei paesi UE con più computer infettati da bot, che vengono utilizzati dai cyber criminali per veicolare attacchi Spam, Phishing, virus e malware in generale.

Dal 2007 abbiamo guadagnato una posizione all'anno, collocandoci secondi nel 2009. Tra le piaghe più significative, proprio il Phishing, che regala all'Italia il primo posto tra i paesi di lingua non inglese in termini di diffusione del fenomeno.

Symantec, evidenzia come, attraverso semplici accorgimenti, è possibile limitare i rischi di sicurezza informatica: configurare in modo adeguato la posta elettronica e limitare l'accesso di dispositivi esterni (ad esempio le penne USB), ma soprattutto creare la giusta consapevolezza sul tema attraverso la formazione dei dipendenti e la sensibilizzazione del management sugli investimenti.
Che dire... siamo anche allocchi sul web... povei noi italiani, santi e poeti, ma non navigatori ormai.

giovedì 22 aprile 2010

TUNNELING!... questo sconosciuto (da molti ma non da tutti... soprattutto agli impiegati d'ufficio!)

Quante volte vi è successo di voler collegarvi ad Internet dal vostro ufficio durante una pausa del lavoro, ma di ritrovarvi impossibilitati a farlo a causa di filtri realizzati su misura, firewall aziendali oppure ad un controllo analitico dei cookies ?

Vi proponiamo una serie di proxy online che hanno la funzione di permettere la navigazione attraverso dei tunnel crittografati, per poi cancellare cookies referrer.

sabato 17 aprile 2010

Programmi in autostart con Ubuntu

Oggi è giornata di piccoli smanettamenti con il mio ubuntu karmik 9.10;

A titolo sempre di quaderno degli appunti mi segno una semplice procedura per l'avvio di script o comandi in automatico allo start del sistema operativo.
sudo gedit /etc/rc.local
In questo modo compare una comoda finestra dove inserire i comandi personalizzati prima della voce "exit 0";
Nel mio caso, avendo problemi con la configurazione della scheda audio, dovevo dare all'avvio il seguente comando (il primo della lista, gli altri 2 sono riportati come appunto perchè non utili nel caso specifico)
sudo /sbin/alsa force-reload
sudo dpkg-reconfigure alsa-base
sudo /etc/init.d/alsa-utils reset
Altri comandi utili:
lspci | grep -i audio
alsamixer
Il primo per interrogare il sistema sul tipo di scheda che risulta sul pc, il secondo per impostare i livelli di una "specie di mixer audio" del pc.

Altri link possibilmente utili:
http://www.linux-laptop.net/
http://linuxfreedomforlive.blogspot....su-ubuntu.html
http://kmuto.jp/debian/hcl/ASUS/A6JA-Q039H
Il secondo della lista è quello da cui ho preso i comandi su esposti

... ed intanto seguo la vicenda dei ragazzi di Emergency, augurandomi che il tutto vada per il meglio.

venerdì 9 aprile 2010

L'arroganza del potere...

Strano e deprimente assistere a quello che sta avvenendo nella piccola realtà paesana.

Con i miei auguri verso una ragazza che, a merito o demerito poco mi importa, è riuscita ad essere eletta consigliere regionale, è seguita ora una campagna di "sfottò" e offese alla controparte.

Ad interventi seri, educati e posati di una signora conosciuta e rispettata della comunità paesana, tra le pagine di un noto (nel contesto paesano) sito internet, che esprimeva comunque un parere politicamente discordante con i risultati delle elezioni regionali, sono seguiti insulti e frasi sbeffeggianti della peggiore specie da parte dei "giovani", figli e nipoti dei rappresentanti politici di destra. Questi non hanno mai fatto politica direttamente e mai si sono interessati alla cosa pubblica, ma hanno approfittato dell'occasione semplicemente perché ora vincitori.
... Per i più curiosi

Non rispettando ne un punto di vista diverso dal loro, ne una signora dall'età più avanzata rispetto la loro. Figli della vacca grassa, del benessere e del basso livello culturale generale del paese.

Così come la loro parte politica, ora protagonista, è sempre stata poco incline "alla forma", esprimendosi in comizi elettorali poco edulcorati, con espressioni dialettali mischiate a frasi in un italiano sbiascicato, godendo nel circondarsi di persone dalle dubbie facoltà mentali per primeggiare nel contesto... così la stessa ha insultato a fine elezione quasi come un gruppo di amici può esprimersi dopo una serata in osteria tra i fumi dell’alcol di un vino di scarsa qualità.

Ricordo quando da piccolo accadde un episodio increscioso simile a quanto ho letto sulle pagine di quel forum. Anni fa, un corteo elettorale che festeggiava lo stesso attuale sindaco (zio della giovane onorevole), si fermò sotto casa nostra al grido "... vaffanculo"; la nostra famiglia, seppur politicamente sempre moderata e non schierata con il candidato di estrema sinistra oppositore al ballottaggio, fu comunque oggetto di insulti da parte della masnada di faccendieri e gente poco raccomandabile che appoggiava il neoeletto. Mi sono sempre detto che il mondo è una macchina complessa e che non è facile capire dove c'è il giusto e dove c'è l'errore, ma davanti ad uno spettacolo del genere, l'elettorato di questi personaggi non si è un pò vergognato?

Ora sono stato risposto con un plebiscito di circa 16500 voti, ritrovandomi ad avere poco rispetto per la società che mi circonda; non credo che la politica su scala, quella nazionale, c'entri qualcosa con quello che sta accadendo qui. C'è un serpeggiare di interessi che dal piccolo scalano poi al grande politico per difendersi ed autotutelarsi indipendentemente dalla storia del singolo candidato, ed è su questo malsano meccanismo, mischiato poi agli interessi degli amici degli amici, che funziona la politica locale; è la politica del vecchio partito socialista, dei tempi di tangentopoli che funziona così, è la politica del bypassare le istituzioni con la compiacenza dell'onorevole per ottenere tutti la piccola fetta di illegalità che ci interessa, è la politica del trucco dello scambio, è la politica del favore.

Per cui, un elettore, seppur conscio dello “sperpetuo” a cui assiste e conscio della bassezza della classe politica che lo rappresenta, si tura il naso e vota nella speranza che il favore richiesto gli venga concesso. Credo che questa visione della politica sia ora scaturita da anni di immobilismo amministrativo (riferendomi al Bassolino) che nulla ha prodotto, ma anche a ritroso verso la politica dei primi anni ottanta e novanta.
"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione"
(Edmund Burke)

Ma, seppur riesco ad avere un quadro chiaro di ciò che accade e del perché questi ragazzotti ignorantelli insultano chi più anziano di loro, a prescindere del credo politico, ...è più forte di me, non riesco proprio a giustificare la maleducazione!


...ed intanto un ennesimo esempio di immobilismo del PD, quanta tristezza

giovedì 8 aprile 2010

e tutti se la prendono con Napolitano...

sul leggittimo impedimento...

"Attesa e scontata agitazione dei soliti noti che rimproverano al presidente Napolitano di firmare le leggi che a loro non piacciono (e pure a me, come questa monnezza dell’impedimento, la prima di una lunga discarica tossica che ci attende sotto il nome di “riforme” fanno orrore.

Il presidente non è un arbitro che possa annullare i gol o espellere i giocatori più ripugnanti e forse prima di accusarlo di non difendere la Costituzione si potrebbe provare a leggerla e a vedere quali sono le sua prerogative.
Napolitano rappresenta anche quella maggioranza di italiani che hanno votato Bossi, il figlio asino ripetente ed eletto, Berlusconi, Cota (vero Grillo?) e, con licenza parlando, Cicchitto..."
Il “nemico” non è il caro Napolitano o, quanto meno, non dobbiamo aspettarci da lui la rivoluzione.
Io penso ancora a quando il 2 ottobre 2009, sullo scudo fiscale, erano assenti i parlamentari pd ed il governo non è caduto… che ci vogliamo fare, anche io sono malinconico ma certo non me la prendo con Napolitano se firma.

Articolo sul Corriere

martedì 30 marzo 2010

Musica: Genesis - Firth of Fifth

martedì 30 marzo 2010 alle ore 20.36



1973: i Genesis – band inglese composta da Peter Gabriel, Phil Collins, Tony Banks, Mike Rutherford e Steve Hackett - concepiscono Selling England by the pound, album di una bellezza totale che esprime perfettamente la loro anima progressive.
Una delle tracce è Firth of fifth, capolavoro assoluto della loro produzione: il titolo è un gioco di parole che trasforma il “Firth of Forth”, fiume scozzese, in “Firth of Fifth”, essendo la band composta da cinque elementi. Si narra anche che il titolo della canzone sia venuto da un’idea di Gabriel: un uomo, vedendo cinque persone agonizzanti e assetate, pensa bene di saltargli sopra e dissetarli con l’acqua che fuoriesce dalle loro bocche, essendo il corpo umano composto per il 75% di acqua; solo arrivato al quinto si accorge però che l’acqua venuta fuori è assolutamente insufficiente per farli rinvenire, dal momento che si trovano ancor più indeboliti e disidratati di prima: così, dopo averne involontariamente uccisi quattro, appura l’impossibilità di salvarli quando posa lo sguardo sulla bocca (firth, vocabolo in realtà inesistente in lingua inglese) del quinto (fifth).

La caotica, ma al tempo stesso ordinata e lucida epopea di emozioni ha inizio con un soliloquio di Banks al piano, veloce e deciso, con assidui cambi di ritmo volti a delineare la prima azzeccatissima melodia.

Poi, ecco spuntare il canto di Gabriel: l’orchestra inizia a prender forma con l’introduzione del conciliante suono dell’organo di Banks e l’insinuarsi delle prime timide battute sul tamburo di Collins.

The path is clear
Though no eyes can see
The course laid down long before.
And so with gods and men
The sheep remain inside their pen,
Though many times they've seen the way to leave.
He rides majestic
Past homes of men
Who care not or gaze with joy,
To see reflected there
The trees, the sky, the lily fair,
The scene of death is lying just below.

La via verso la gloria assoluta è chiara: esiste da sempre, tracciata da qualcuno. I mezzi per solcare il percorso ci sono da tempo. E’ un cammino verso l’oceano, un cammino guardato gioiosamente da tutti, che ci vedono riflessi i bei lillà. E’ il fiume, maestoso: lo si potrebbe cavalcare, ci si potrebbe provare: ma si è ancora pecore, e come tali, per ora, si sta dentro il recinto. Sui fondali del fiume si annida la morte oscura, ed annegare è in realtà molto più facile di quanto sembri.

Il tono di voce si affievolisce per poi rialzarsi progressivamente, mentre l’organo è pressoché ammutolito.

The mountain cuts off the town from view,
Like a cancer growth is removed by skill.
Let it be revealed.

La montagna intorno al fiume nasconde tutto il resto, tutto ciò che lo circonda: gli altri, i movimenti, i gruppi, i pensieri, i critici, persino il pubblico; bisogna tagliarli fuori, reciderli risolutamente. Bisogna rimuovere il cancro che si annida là fuori, attentamente, senza sbavature. Isolarsi e chiudersi in studio di registrazione. In fondo il cancro, la morte spirituale, è così vicina ai bei lillà: il capolavoro è così vicino alle solite composizioni stanche e noiose… Il confine tra le due cose è in realtà molto sottile. Ma si deve tentare, almeno tentare di cavalcare il fiume, lasciando che l’esperienza si riveli, sincera. Ci ha già provato Banks, col suo incipit al pianoforte… inutilmente.

Siamo all’alba del quarto minuto: i piatti di Collins, in sottofondo, sembrano limarsi le unghie in attesa di esibirsi spudoratamente. Il canto di Gabriel si fa stridulo e contorto.

A waterfall, his madrigal.
An inland sea, his symphony.

Un madrigale? Una sinfonia? Potrebbe trattarsi di questo.

Ed ecco che la voce si rileva verso l’alto, possente, trascinata dal cambio di ritmo imposto dalla batteria.

Undinal songs
Urge the sailors on

Till lured by sirens' cry.

Per ora i Genesis urgono come navigatori, come pecore chiuse nel recinto. Soltanto come navigatori, finchè non verranno adescati dalle sirene, dall’orchestrata che stavolta, con tutta probabilità, riusciranno a mettere in piedi. Solo allora non serviranno più come navigatori, ma soltanto più come navigati, semplici passeggeri trasportati da loro stessi, passivamente, incomprensibilmente, verso il mare. Non se ne accorgeranno neanche, di non essere più pecore.

Il cantato si dilegua per far posto al piano di Banks, redivivo, ancor più soffuso e lento, incaricato di creare l’atmosfera leggendaria: folate di vento l’accompagnano, in attesa dell’esplosione di perizia.

E’ quando sono trascorsi 3 minuti e 29 secondi che appare sulla scena, inatteso, il suono dolcissimo di un flauto che presenta al mondo intero la melodia del fiume, l’infilata di note che lancia verso universi più grandi del nostro, sovrastanti la semplice composizione calcolata in studio. Anche il flauto, come il piano, ci prova deciso: si è sulla rampa di lancio, ma manca ancora qualcosa.

Collins designa il prosieguo dell’opera, sostenendo col suo battere incessante il ritorno del coinvolgente pianoforte di Banks, stavolta piuttosto allegro, che ci porta in un luogo fiabesco, mare armonico e popolato di sirene: sul finire però si rabbuia…

Irrompe una tastierata convulsa, sempre più veloce, sempre più arrembante; l’ancora ignaro spettatore si ritrova inoltre frastornato dalla ruggente batteria che si fa sempre più protagonista. La melodia che si inserisce tra i due soggetti è qualcosa di indescrivibile, qualcosa che si moltiplica ogni volta che la si ascolta: una ridondanza sempre nuova. Lei potrebbe dominare la scena intera, prendere il sopravvento: ma ci ripensa, lasciando nuovamente il palcoscenico alle sintetizzate di Banks.

5 minuti e 45 secondi: parte lei. Timida, confusa, tendente all’infinito. L’universo altro del primo flauto si riaffaccia, tenendo però un basso profilo. E’ un continuo tendere a qualcosa, un lamento perpetuo, tanto ripetuto quanto sconnesso. La chiave non si è ancora rivelata, ma dà tutta l’impressione di volerlo fare.

La chitarra elettrica si ricompone, Hackett dimostra di conoscere il motivo alla perfezione, disegnandolo senza sbavature: impeccabile, accompagnato dai tocchi sottili offerti da una batteria mai doma. E’ lei che, scatenandosi, lancia l’assolo che si amplifica, spalanca i polmoni e respira solitario, mentre la chitarra acustica di Rutherford in sottofondo rimanda sommessamente ad una nuova, improvvisa interruzione.

Anche Hackett pare non farcela, dunque: torna su un profilo modesto e caotico, giocando sulle note come fosse perduto, come si fosse arenato sul bordo del fiume; come stesse scappando verso la città tutt’intorno, quella fin dal principio rinnegata, quella popolata da centinaia di bravissimi, virtuosi, anonimi musicisti.

Ma non è ancora finita: Collins e Hackett ci riprovano, riprovano a navigare verso il mare, ed il risultato è un incondizionato lasciarsi trasportare dalla corrente impazzita: la nave dei cinque giunge finalmente allo sbocco sul mare, veicolata da un assolo superlativo: pulito e fortissimo, acuto e suadente.

La tempesta strumentale è venuta, ed ora può assopirsi per lasciar spazio ad una calma grandiosa, capace di far riflettere su quanto già ascoltato e sullo spettacolo che si presenta davanti ai cinque: l’oceano sconfinato. Non c’è più bisogno di dimostrar niente, ora il riposo è d’obbligo.

Quando ormai gli otto minuti sono passati, l’organo torna a padroneggiare cadenzato dai tocchi svizzeri dei tamburi tribali di Collins, e la voce di Gabriel pare appagata dalla sensazionale esperienza.

Now as the river dissolves in sea,
So Neptune has claimed another soul.
And so with gods and men
The sheep remain inside their pen,
Until the Shepherd leads his flock away.
The sands of time were eroded by
The river of constant change.

I cinque son rimasti come pecore nel recinto, il recinto del già sentito, del facilmente dimenticabile, fin quando un pastore inesplicabile li ha guidati lontano, fuori dal recinto: un pastore più forte degli stessi dei.

Il rock rivendica un’altra anima, un altro pesce grosso, un’altra memorabile melodia.

Chiude l’esperienza il piano di Banks, sullo stesso motivo iniziale, in un processo circolare che dopo il climax centrale vede il ritorno alla speranza, la speranza di poter rifare un qualcosa di simile, di travolgente, di infinito.

Una speranza felicemente vana.

tratto da:
http://fire.rettorato.unito.it/blog/?id=31007

sabato 27 febbraio 2010

Fluent di merdaaaa...

uffa...
altra iterazione per un flusso impostato a 500w invece che a 50w
mi tocca reimpostare le boundary condition e ripartire con le simulazioni, speriamo di far presto

sabato 6 febbraio 2010

Papà sei un piscione

Ma come devo fare con mio padre che mi stressa come un pazzo appena mi vede star tranquillo a riposarmi...
Monto su un blog per mostrare a mio padre le potenzialità del web