venerdì 23 aprile 2010

prendo appunti sulle notizie del giorno;

- http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Editrice/IlSole24Ore/2010/04/23/Mondo/13_D.shtml?uuid=91a72d2e-4e9b-11df-956b-b3975c4b5c3d&DocRulesView=Libero

di Carlo Marroni
CITTÀ DEL VATICANO
La Chiesa tedesca inizia a perdere pezzi e arrivano le dimissioni di un vescovo importante, le prime da quando è scoppiato lo scandalo su abusi e soprusi di religiosi su minorenni. Dopo giorni di pressioni da parte di politici e della stessa Chiesa, si è dimesso il vescovo di Augusta, Walter Mixa, costretto ad ammettere di aver picchiato alcuni ragazzi: il benestare da parte del Papa a questo punto è solo una formalità. Nelle settimane scorse il vescovo conservatore della città bavarese, 68 anni, è stato al centro di pesanti polemiche per aver maltrattato in passato bambini orfani, ed è anche sotto indagine per appropriazione indebita di fondi destinati a un istituto per l'accoglienza di bambini.
«La decisione di Mixa rappresenta una perdita» ha detto il presidente della Conferenza Episcopale, Robert Zollitsch, che oggi a Berlino guiderà la delegazione dei vescovi nel summit con alcuni ministri del governo Merkel per affrontare lo scandalo della pedofilia. Mixa, un ultraconservatore, in passato era stato criticato dalla stessa Conferenza episcopale per avere paragonato il numero di aborti effettuati negli ultimi decenni allo sterminio degli ebrei da parte del regime nazista. E avevano suscitato critiche anche le sue dichiarazioni dello scorso febbraio, quando aveva sostenuto che la rivoluzione sessuale degli anni 60-70 è complice dei casi di abusi sessuali che da settimane scuotono la Chiesa cattolica e l'intera opinione pubblica.
Intanto ieri il Papa ha accettato le dimissioni di monsignor James Moriarty, vescovo irlandese di Kildare e Leighlin, accusato in un recente rapporto governativo per aver insabbiato denunce relative ad alcuni sacerdoti pedofili: è il terzo vescovo irlandese a dimettersi a causa dello scandalo denunciato da due rapporti governativi del 2009 (Ryan e Murphy) e che ha spinto il Papa a inviare, di recente, una lettera ai cattolici irlandesi.
Ma il problema si allarga: i vescovi cattolici d'Inghilterra e Galles hanno presentato le loro scuse ufficiali per lo scandalo degli abusi sui bambini, affermando che non esistono alibi per quanto è accaduto. Il comunicato della conferenza episcopale inglese e gallese è stato presentato dall'arcivescovo di Westminster Vincent Nichols, che ne ha definito il contenuto «molto sentito» e «privo di ambiguità».
Dal fronte americano parte un'iniziativa che potrebbe avere risvolti molto importanti: dopo aver denunciato la Santa Sede in Oregon e Kentucky, l'avvocato delle vittime del clero pedofilo, Jeff Anderson, avvia un'azione legale a nome di una vittima di padre Lawrence Murphy, accusato di aver abusato di 200 ragazzini di una scuola per sordomuti. Nell'azione legale, presentata in un tribunale di Milwaukee, Papa Benedetto XVI (l'allora cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede) e i cardinali Tarcisio Bertone e Angelo Sodano sono accusati di frode e insabbiamento. Anderson sarebbe in possesso di lettere raccomandate della vittima al Vaticano in cui nel 1995 si chiede aiuto per ridurre padre Murphy allo stato laicale. Anderson afferma che le lettere furono ricevute ma rimasero senza risposta: Murphy è morto nel 1998, ancora prete.
Riporto l'articolo perché privo di qualsiasi riferimento o commento personale riguardo i fatti, scritto in uno stile asciutto e senza fronzoli.
Ultimamente sto rivisitando il mio modo di guardare alla chiesa e, ad oggi, mi sono reso conto di quanto fossi ignorante in materia e quanto giudicavo arrogantemente con la mia "saccenza e superficialità".
Non posso però fare a meno di notare che il divino ed il sacro cozza con il reale e concreto, in maniera evidente questi uomini malati (forse il solo definirli uomini è già un abuso di terminologia), purtroppo preti e vescovi, pedofili hanno rovinato vite altrui abusando del ruolo de dei privilegi loro conferiti da tali carche, e ciò fa riflettere.
Mi sorprendeo sempre molto di quanto l'uomo possa far male al proprio simile e mi sovviene, con una certa simpatia, una riflessione che fa costantemente un mio amico dottore :
"la differenza tra il bene ed il male è che il bene costa e che quindi ha un limite, il male non costa e lo si può fare all'infinito senza batter ciglio".
Bisogna o no, scorgere nel rappresentante umano in terra una manifestazione del divino in esso?
Riusciamo a osservare i vescovi e a riconoscere in loro il rappresentante in carne di S.Pietro (anche lui umano ed afflitto dalla sua stessa dimensione piena di equivoci ed errori)?
Può, la Chiesa, come organo ed emanazione diretta di Cristo, commettere errori? Evidentemente si, perchè storicamente si è anche scusata di come si è rapportata difronte a "Crociate ed eresie", come posso però rapportarmi con la mia anima ad un'istituzione simile?
Le mie non sono provocazioni, o domande indolenti e maliziose; tuttavia mi pongono parecchie riflessioni e contribuiscono al mio senso relativista della visione della vita, sperando sempre che chi ci guarda da lassù abbia almeno il buon gusto di sorridere della limitatezza di noi quaggiù.

- http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/spettacoli/201004articoli/54357girata.asp
Ma il grande direttore conferma il ritorno alla Scala in giugno
ALBERTO MATTIOLI
MILANO
Il verde di Claudio Abbado e Renzo Piano resta al verde. Nel senso che il Comune di Milano ha annunciato lo stop al progetto dell’architetto star per 3.500 alberi da piantare in città, parte del famoso cachet di 90 mila piante chiesto dal direttore star per tornare alla Scala dopo 24 anni. Cosa che, comunque, farà regolarmente in giugno. «L’amministrazione comunale - fa sapere Palazzo Marino - non ritiene di potersi far carico delle spese per la piantumazione di circa 3.500 alberi in dodici luoghi della città, con una spesa prevedibile superiore ai 10 milioni di euro», a meno che non si trovi un «indispensabile sponsor». Che, evidentemente, non c’è.

La storia raccontata dal Corriere è molto complicata e molto milanese. Naturalmente la polemica infuria. I Verdi protestano, l’assessore al Verde del Comune approva, Piano soffre, la Coca-cola s’offre come sponsor, Legambiente attacca il sindaco Letizia Moratti, Assoedilizia la applaude e gli Abbadiani Itineranti, «che seguono Abbado da più di quindici anni in giro per il mondo», fanno sapere che «quello di Claudio non era un ricatto, lo conosciamo bene, era un gesto d’amore per la sua città, e non è stato ricambiato». Del resto, lo stesso Abbado, che ha trasformato la sua proprietà in Sardegna in un fantastico parco, ha sempre detto: «Nel fondo del mio cuore, penso di essere solo un giardiniere». Però per il momento non commenta lo sgarbo della giunta, anche se lo descrivono amareggiato assai.

Fin qui la rissa. La notizia vera, però, è che i concerti di Abbado sono confermati: due «ufficiali», il 4 e 6 giugno, e la prova generale aperta per i giovani del 3. In programma (anche qui dopo molte esitazioni e un cambio clamoroso) c’è la Seconda sinfonia Resurrezione di Mahler con due orchestre (la Filarmonica della Scala e la Mozart) e tre cori (Filarmonica, Radio Svedese e Arnold Schönberg). Di Mahler si festeggia nel 2010 il 150° anniversario della nascita ma, in realtà, il concerto festeggia soprattutto il ritorno di Claudio Magno nella sua città e nel suo teatro, di cui fu direttore musicale dal ’68 all’86 in una stagione politicamente difficile come tutte ma artisticamente esaltante come poche. Abbado non dirige i complessi della Scala alla Scala da 24 anni: inutile dire che gli abbadiani di tutto il mondo sono in fibrillazione e quelli milanesi in orgasmo. Lo ha dimostrato l’assalto a Internet di ieri, quando il teatro ha messo in vendita «on line» i biglietti sopravvissuti alla prevendita riservata agli abbonati (anche qui, non senza polemiche violentissime sugli effervescenti blog di melomani e loggionisti). Bene: ce n’erano 595, sono stati «bruciati» in meno di cinque minuti. Chi non potrà entrare alla Scala potrà rifarsi in piazza Duomo, dove il concerto andrà in diretta su un maxischermo hi-tech steso fra le due torri dell’Arengario. Ma, a questo punto, senza vista sul boschetto di frassini previsto da Piano dietro il monumento a Vittorio Emanuele.
e qui mi rivlgo al Maestro... si rifiuti di suonare!

-http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/emiliaromagna/2010/04/22/visualizza_new.html_1765374570.html
(ANSA) - BOLOGNA, 22 APR - Una serata per 'giovani cervelli' connessi in rete, per festeggiare il 101/o compleanno della donna-simbolo della ricerca scientifica in Italia.

E' 'Rita101', party sul web per fare gli auguri e dire grazie a Rita Levi Montalcini ''per il suo entusiasmo, il suo esempio e la sua passione'', come hanno ricordato all'unanimita' i diversi contributi via webcam. Oltre duecento le microweb tv, micro media locali e web radio universitarie che hanno aderito alle due ore della maratona on-line in diretta da Bologna. Piu' di tremila i partecipanti al gruppo Facebook creato ad hoc. (ANSA).
- http://www.pmi.it/sicurezza/news/6923/p1/sicurezza-it-italia-maglia-nera.html

Sicurezza IT: Italia maglia nera per Phishing

di Alessandro Vinciarelli

venerdì 23 aprile 2010

Anche se il trend migliora, l'Italia rimane tra i paesi più soggetti a minacce informatiche. Attacchi web e botnet ma anche Phishing, che continua a mietere vittime

Il crimine informatico continua a crescere, tanto da diventare un vero e proprio modello di business, che "consente" di guadagnare illegalmente sottraendo informazioni personali, con tanto di prezziario: carte di credito fino a 30 dollari, credenziali bancarie fino a 850 dollari e account email a 20 dollari.

L'ultimo studio Symantec "ISTR - Internet Security Threath Report", evidenzia l'accuratezza e complessità degli attacchi, favoriti dalla scarsa attenzione degli utenti.

L'Italia continua tristemente a scalare posizioni nella classifica dei paesi UE con più computer infettati da bot, che vengono utilizzati dai cyber criminali per veicolare attacchi Spam, Phishing, virus e malware in generale.

Dal 2007 abbiamo guadagnato una posizione all'anno, collocandoci secondi nel 2009. Tra le piaghe più significative, proprio il Phishing, che regala all'Italia il primo posto tra i paesi di lingua non inglese in termini di diffusione del fenomeno.

Symantec, evidenzia come, attraverso semplici accorgimenti, è possibile limitare i rischi di sicurezza informatica: configurare in modo adeguato la posta elettronica e limitare l'accesso di dispositivi esterni (ad esempio le penne USB), ma soprattutto creare la giusta consapevolezza sul tema attraverso la formazione dei dipendenti e la sensibilizzazione del management sugli investimenti.
Che dire... siamo anche allocchi sul web... povei noi italiani, santi e poeti, ma non navigatori ormai.

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