giovedì 23 giugno 2011

chi ama il proprio figlio usa spesso la frusta per lui, per gioire di ui alla fine.
chi corregge il proprio figlio ne trarrà vantaggio e se ne potrà vantare con i suoi conoscenti.
chi istruisce il proprio figlio rende geloso il nemico e davanti ali amici si rallegra.

Muore il padre?
è come se non morisse, perchè dopo di sè lascia uno che gli è smilie. Durante la vita egli gioisce nel contemplarlo, in punto di morte non prova dolore.
Per i nemici lascia un vendicatore, per gli amici uno che sa ricompensarli.
Chi accarezza un figlio ne fascerò poi le ferite, a ogni grido il suo core sarà sconvolto.
Un cacallo non domato diventa caparbio, un figlio lasciato a se stesso diventa testardo.
Vezzggia il figlio ed egli ti riserverà delle sorprese, scherza con lui, ti procrerà dispiaceri.
Non ridere con lui per non doverti rattristare, e non debba alla fine digrignare i denti.
Non concedergli la libertà in gioventù, Non prendere alla leggera i suoi errori.
Piegagli il collo quando è giovane e battigli i fianchi finchè è fancillo, perchè poi intestardito non ti disobbedisca e tu ne abbia un profondo dolore.
Educa tuo figlio e prenditi cura di lui, così non dovrai sopportare la sua insolenza.
Siracide 30,1, 13

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